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Autore: Tina Bordino

EMISSIONI IN ATMOSFERA: ADEGUAMENTO AL PIANO REGIONALE PER LA QUALITÀ DELL’ARIA AMBIENTE (PRQA)

EMISSIONI IN ATMOSFERA: ADEGUAMENTO AL PIANO REGIONALE PER LA QUALITÀ DELL’ARIA AMBIENTE (PRQA)

04/11/2022

Entro il 31/12/2022 i gestori delle attività in possesso di titoli di autorizzazione alle emissioni che non risultano allineati ai valori limite individuati alle Parte Seconda dell’Allegato 2 (Documento tecnico) del PRQA devono presentare richiesta di adeguamento per aggiornamento del titolo emissivo formalizzata come comunicazione, ai sensi dell’art. 6 del DPR 59/2013 o dell’art. 269 comma 8 del D.Lgs. 152/2006.

L’Allegato 2 “Documento tecnico con determinazione di valori limite di emissioni e prescrizione per le attività produttive” al Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA), approvato con DCRT n. 72/2018, disciplina, ai sensi dell’art. 271 comma 4 del D.Lgs 152/06, i valori limite di emissione e le relative prescrizioni, idonei al perseguimento di un miglioramento della qualità dell’aria in relazione al comparto industriale e più in generale a quello delle attività produttive. Tutte le attività dotate di una autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata secondo le previsioni normative previgenti all’entrata in vigore del Piano (1° Settembre 2018) dovranno risultare adeguate ai criteri ed ai valori limite indicate nel Documento tecnico di cui trattasi entro il 1° gennaio 2025.

L’adeguamento è necessario per gli impianti ai quali si applica il PRQA, ossia a quelli in possesso di autorizzazione alle emissioni in atmosfera, rilasciata ai sensi dell’art. 269 del D.lgs. 152/2006, autorizzati in AUA o con atto settoriale.

Per le attività soggette ad AIA l’adeguamento è necessario solo nei rari casi in cui il vigente titolo autorizzativo per gli inquinanti prodotti non sia, per effetto delle BAT di Settore, allineato a valori limite uguali o inferiori a quelli previsti nel PRQA o nel caso in cui il PRQA prenda in considerazione altri parametri aggiuntivi.

La comunicazione relativa all’adeguamento, deve essere presentata anche per gli stabilimenti in possesso di autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata nell’ambito di una autorizzazione unica che per espressa previsione di legge ricomprende e sostituisce tutti i titoli abilitativi necessari alla costruzione ed esercizio dell’attività.

Nel caso in cui l’autorizzazione vigente sia già allineata per valori limite e per parametri da monitorare al PRQA, anche se anteriore all’entrata in vigore del documento non dovrà essere oggetto di alcuna comunicazione, fatte salve le verifiche successive sul rispetto dei limiti e sull’effettivo allineamento.

OGGETTO DELL’ADEGUAMENTO

Gli adeguamenti imposti dalla Regione Toscana per le finalità di miglioramento della qualità dell’aria sono previsti per gli impianti esistenti del PRQA e riguardano esclusivamente i valori limite di emissione l’estensione e/o modifica della tipologia di inquinanti previsti ed eventualmente della frequenza di monitoraggio, da rideterminare sulle emissioni già autorizzate.

Nell’ambito dell’Allegato 2 (Documento tecnico) del PRQA, l’obbligo di adeguamento è pertanto riferito ai nuovi valori limite di emissione laddove essi siano più restrittivi di quelli autorizzati, mentre le altre prescrizioni del Piano che tipicamente sono assegnate al momento dell’aggiornamento degli atti, saranno immediatamente oggetto di valutazione solo in caso di modifiche sostanziali o rinnovo del titolo.

L’adeguamento degli impianti esistenti, non dovrà quindi in questa fase tipicamente riguardare una revisione istruttoria dell’intero stabilimento (come richiesta invece dal PRQA per i nuovi impianti e per le modifiche sostanziali), ma interesserà essenzialmente l’adeguamento ai limiti emissivi specificati per ogni tipologia di inquinante o di impianto individuata rispettivamente in Allegato 1 e 2 alla parte Seconda dell’Allegato 2 (Documento tecnico) del PRQA

MEDI IMPIANTI DI COMBUSTIONE

Per i medi impianti di combustione esistenti di potenza termica nominale superiore a 5 MW si devono seguire le indicazioni normative del D.Lgs 152/06, che prevedono l’obbligo di presentazione della comunicazione di adeguamento entro il 31/12/2022.

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OBBLIGO ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI

OBBLIGO ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI

04/11/2022

Dal 1° gennaio 2023 entrano in vigore i nuovi obblighi per i produttori di imballaggio a seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs. 116/2020 in recepimento delle nuove regole UE sugli imballaggi che hanno reso l’etichettatura obbligatoria. L’etichettatura ambientale degli imballaggi consiste nell’applicare un’etichetta su tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio, quest’ultima fornisce informazioni sia sulla composizione degli imballaggi, sia sul loro corretto smaltimento da parte del consumatore.
L’apposizione di entrambe le tipologie di informazioni è obbligatoria per i soli imballaggi immessi nel territorio italiano e deve essere applicata a tutte le parti separabili manualmente (es: bottiglia e tappo). In caso di esportazione, occorre verificare eventuali disposizioni emanate dagli Stati di destinazione.

L’obbligo di etichettatura è da intendersi come una responsabilità condivisa tra produttori (fabbricanti, trasformatori e importatori di imballaggi vuoti e di materiali di imballaggio) e utilizzatori di imballaggi (commercianti, riempitori e importatori di imballaggi pieni).
L’apposizione fisica dell’etichetta è a carico del produttore, l’utilizzatore è tenuto a fornire al produttore eventuali informazioni richiestogli necessarie alla corretta compilazione dell’etichetta e, successivamente, a verificare che l’imballaggio acquistato rispetti i requisiti di legge.

Tale ultimo adempimento può essere assolto dall’utilizzatore, ad esempio, richiedendo al proprio fornitore di imballaggi una dichiarazione di conformità dell’etichettatura ambientale.

Tutti gli imballaggi acquistati entro il 31 Dicembre 2022 sono esentati dall’obbligo di etichettatura ambientale.

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Consulenze Lean Safety

Consulenze Lean Safety

Lean e Six-Sigma

Solitamente le aziende vivono la realizzazione delle misure di prevenzione e protezione sul lavoro come un onere, un costo che non porta valore e che anzi può rallentare la produttività e peggiorare la resa aziendale.

Questo modo di pensare può essere superato grazie alla LEAN SAFETY, che permette di coniugare efficienza, soddisfazione del cliente con risparmio e sicurezza sul lavoro.

Si tratta di applicare la filosofia del LEAN THINKING agli obiettivi di miglioramento nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro, pertanto alla:

  • riduzione degli sprechi (metodo dei 7 sprechi + 1);
  • analisi delle cause radice dei potenziali pericoli (metodo 5 why’s o fishbone);
  • coinvolgimento dei lavoratori (stand up meeting);
  • riorganizzazione dei posti di lavoro (metodo delle 5S);
  • informazioni corrette (metodi di visual management);
  • sistemi di prevenzione specifici (metodo Poka-Yoke);
  • scelta delle soluzioni migliori (metodo della matrice costi/benefici).

Siamo in grado di assistervi per le scelte ed i metodi applicativi più adatti alle vostre esigenze.

Per informazioni contattare la mail segreteria@sicures.it

Se volete saperne di più potete seguire dei seminari utili, consultate il nostro calendario formativo per conoscere le prossime programmazioni. 

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Valutazione Rischio fulminazione

Valutazione rischio fulminazione

Salute e Sicurezza sul Lavoro

Il fenomeno di fulminazione, i suoi possibili effetti, le misure di protezione delle persone e delle cose, vengono valutati in relazione a:

  • tipo di struttura;
  • attività svolta;
  • localizzazione geografica ed altimetrica.

Pertanto, è necessario valutare le caratteristiche funzionali e dimensionali della struttura, la presenza di linee elettriche, l’entità del danneggiamento della struttura, della perdita di funzionalità e le lesioni alle persone.

Il datore di lavoro deve provvedere ad effettuare tale valutazione ai sensi del D. Lgs. 81/08 ed in riferimento alla normativa CEI EN 62305.

Il servizio che Sicures propone comprende le seguenti attività:

  • sopralluogo presso lo stabilimento o sede;
  • raccolta di elaborati plano-volumetrici circa le dimensioni e caratteristiche strutturali;
  • raccolta dati relativamente alla presenza di aree specifiche a rischio incendio ed esplosione;
  • determinazione delle caratteristiche dell’impianto elettrico e di messa a terra;
  • determinazione della densità di fulmini a terra nell’area dello stabilimento;
  • redazione del documento di valutazione del rischio.

Per informazioni contattare i nostri uffici allo 0554939921

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    Servizio di mappatura dei flussi aziendali e reingegnerizzazione dei processi (BPR Business Process Reengineering)

    Reingegnerizzazione dei processi (BPR Business Process Reengineering)

    Lean e Six-Sigma

    IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO E INDIVIDUAZIONE DELLA BASELINE
    Le attività da svolgere comprendono i servizi di analisi, consulenza e affiancamento volti ad orientare e supportare le imprese nel cambiamento organizzativo con impatto sulle strutture organizzative, come pure su procedure e ruoli aziendali; saranno mappati i processi organizzativi, gli approcci di supporto all’implementazione di nuove strutture e le procedure organizzative e di gestione del cambiamento.

    METODO DI LAVORO CHE VERRÀ UTILIZZATO
    Un intervento di riprogettazione prevede:

    • L’identificazione dei processi strategici per l’azienda
    • l’analisi della situazione in essere
    • una seguente mappatura dei processi (Analisi As-Is),
    • l’individuazione delle criticità o dei punti suscettibili di miglioramento,
    • lo studio delle soluzioni,
    • la conseguente riprogettazione del processo in maniera organica(Riprogettare To-Be).

    Quando si parla di riprogettazione si intende una revisione radicale, di fondo, anche ripensando il tutto da zero. È da puntualizzare però che una vera riprogettazione significa cambiare completamente l’attuale modo di operare, e che quindi è normalmente un’attività di lunga durata, di alto rischio, di costo elevato e che necessita del coinvolgimento convinto di tutta l’impresa.
    Spesso perciò, ed in particolare quando dall’analisi emergono anche aspetti positivi e processi ben gestiti e ben funzionanti, si può consigliare di optare per operazioni di miglioramento meno traumatiche, quali aggiustamenti, o tarature, o migliorie dell’operatività.

    Solitamente la riprogettazione si pone come obiettivo anche quello di avere una struttura più snella ed elastica, ed è rivolta in particolare ai processi critici dell’azienda, cioè quelli che hanno un impatto rilevante sul prodotto/servizio finale.

    Le fasi operative con le quali è possibile articolare una reingegnerizzazione dei processi passano pertanto da un primo step di studio ed analisi della situazione. Seguirà una seconda Fase di Progettazione. Il servizio si concluderà con una terza Fase relativa alla consulenza per la reale implementazione e gestione del cambiamento.

    Per informazioni contattare la mail segreteria@sicures.it

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    Consulenza integrata Lean Six-Sigma

    Consulenza integrata Lean Six-Sigma

    Lean e Six-Sigma

    Il metodo Lean Six-Sigma coniuga la filosofia Lean con il modello di gestione della qualità Six-Sigma. L’obiettivo generale è l’ELIMINAZIONE dei difetti e degli sprechi.

    Si può applicare ad aziende pubbliche o private di qualsiasi ambito, sia produttive che di servizi.
    Il punto è arrivare ad un controllo del processo volto ad avere la minore variabilità, e pertanto la minor difettosità, possibile.
    Attualmente questa metodologia si coniuga bene anche con scelte legate alla sicurezza, alla gestione ambientale ed alla sostenibilità in genere.

    Tramite le tecniche six sigma è possibile misurare e valorizzare l’eccellenza dei processi.
    Il nome del metodo deriva da 6 ơ, indicatore di dispersione che indica l’obiettivo finale: ottenere una probabilità di soli 3,4 parti difettose per un milione di parti prodotte, pertanto un rendimento di un processo pari al 99,99966%.

    Attenzione però che il metodo non si applica al solo settore manifatturiero in quanto è diventato un vero e proprio modello di gestione manageriale dell’intero business aziendale.

    Perché integrare i metodi?
    I due metodi vengono applicati in maniera integrata con successo in quanto puntano ad obiettivi diversi:

    • il Six-Sigma permette il controllo statistico dei processi e
    • la metodologia Lean permette di dare una spinta di velocità e flessibilità.

    Per informazioni contattare la mail segreteria@sicures.it

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    Servizio di consulenza in progetti di miglioramento tramite metodo DMAIC

    Servizio di consulenza in progetti di miglioramento tramite metodo DMAIC

    Lean e Six-Sigma

    È un metodo che permette di realizzare progetti di miglioramento più o meno complessi in maniera organizzata e rigorosa suddividendo le attività in 5 fasi consecutive l’una all’altra.

    L’acronimo utilizzato per denominare questo metodo è già indicativo delle varie fasi di attività:

    DEFINE: risponde alle domande: “Qual è il problema?”, “Qual è il progetto?”
    Nella fase di Define va individuato un progetto preciso. Si può trattare di un progetto di miglioramento oppure della soluzione di un problema che non siamo riusciti a risolvere con metodi più semplici.

    MEASURE: risponde alla domanda: “Quanto è grande il problema?”
    Il problema deve essere misurato, sia per capire quanto è importante, sia per poter verificare, alla fine, se siamo migliorati oppure no.
    Occorre stabilire degli INDICATORI significativi ad inquadrare il problema.

    ANALYZE: risponde alla domanda: “Quali sono le cause radice del problema?”
    Il punto è che non si possono trovare soluzioni funzionanti sul lungo termine se non si conoscono le cause RADICE del problema. Per concretizzare questa analisi possono essere utilizzate varie tecniche quali il metodo 5Why oppure il diagramma Fishbone (lisca di pesce).

    IMPROVE: risponde alla domanda: “Quali sono le possibili soluzioni?”
    Ci potrebbero essere più soluzioni possibili. Queste vanno cercate, vanno analizzate e scelte le migliori. Anche in questa fase le tecniche per l’analisi sono molteplici a seconda dei casi.
    Solo successivamente alla scelta verranno effettivamente realizzate.  

    CONTROL: risponde alle domande: ”Le soluzioni implementate funzionano?” ed inoltre “Come è possibili rendere i risultati duraturi nel tempo?”
    Spesso questa fase viene trascurata. Invece è importantissima perché è qui che si creano basi solide per rendere i risultati raggiunti duraturi nel tempo.

    IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO E DELLA BASELINE
    La prima fase del progetto prevede servizi di analisi, consulenza e affiancamento volti ad orientare e supportare le imprese nel cambiamento con impatto sulle strutture organizzative. Saranno analizzati i dati disponibili oppure occorrerà fornite l’indicazione per l’analisi degli stessi, al fine di indentificare con precisione l’ambito del progetto di miglioramento.
    E’ infatti molto importante per il conseguimento degli obiettivi di miglioramento che il progetto sia selezionato in maniera molto accurata.

    In questa fase saranno svolte le seguenti attività:

    • Identificazione delle aree dell’azienda sulle quali intervenire
    • Consulenza nell’individuazione del team di progetto; il team potrà essere costituito da risorse interne e da tecnici esterni a seconda delle competenze necessarie;
    • Identificazione della baseline ed analisi dei dati
    • Consulenza nell’identificazione e formulazione degli obiettivi aziendali
    • Elaborazione della Project Charter: strumento che ci guiderà nell’implementazione del progetto.

    CONSULENZA OPERATIVA
    La consulenza in questa fase si baserà sul supporto nella gestione del progetto di cambiamento, mediante la tecnica DMAIC
    I flussi dei processi saranno descritti mediante la tecnica SIPOC o altre tecniche
    Potranno essere utilizzate tecniche Kanban, 5 S, 5why’s, poka yoke, etc.
    Potranno essere effettuati dei test di controllo finalizzati alla verifica che le ipotesi dei nuovi flussi operativi progettati rispondano alle esigenze ed agli obiettivi dell’Azienza.
    Per tutto la durata della fase occorrerà un costante coordinamento con il team di progetto.

    ASSISTENZA NEL TRASFERIMENTO E ADOZIONE DELLE NUOVE PROCEDURE
    Nel corso di questa fase il progetto prenderà la sua concretezza.
    Saranno svolte sessioni di affiancamento e formazione finalizzate all’implementazione dei cambiamenti.
    Lo scopo è giungere a miglioramenti duratori e sostenibili nel tempo.
    La fase comprende anche l’elaborazione di un Control Plan conclusivo che ha lo scopo di:

    • Aiutare l’azienda nel costante monitoraggio del processo;
    • Stabilire una serie di indicazioni volte a determinare quando il processo permane sotto al controllo statistico o quando sono necessarie azioni correttive specifiche.

    Al temine di ciascuna fase verrà effettuata una Toolgate Reviews finalizzata alla verifica dello stato di avanzamento del progetto.

    Per informazioni contattare la mail segreteria@sicures.it

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