Autore: Tina Bordino
Nuovo Accordo Stato-Regioni su Formazione, Salute e Sicurezza nel Lavoro
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Nuovo Accordo Stato-Regioni su Formazione, Salute e Sicurezza sul Lavoro
Seminario del 27 maggio 2025 (14:00-18:00)
Il 17 aprile 2025 è stato approvato il tanto atteso Accordo Stato-Regioni attuando l’articolo 37, comma 2, del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n°81.
Il nuovo Accordo definisce la durata, i contenuti, le modalità di svolgimento dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
La nuova norma abrogherà i precedenti Accordi attualmente in vigore quali:
- Accordo Stato regioni del 2011
- Accordo Stato regioni del 2012
- Accordo Stato regioni del 25/07/2012
- Accordo Stato regioni del 2016
Le nuove regole entreranno in vigore in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Per i dettagli infatti, dobbiamo attendere le disposizioni transitorie. Le aziende dovranno poi adeguarsi alle nuove disposizioni per garantire la conformità normativa della formazione per datori di lavoro, dirigenti e preposto.
Sicures ha organizzato un seminario in data 27 maggio 2025 dalle ore: 14:00 alle ore 18:00 al fine di illustrare i contenuti del nuovo Accordo ed aiutare le aziende ad adempiere alle nuove disposizioni.
Per informazioni potete scrivere una e-mail a formazione@sicures.it o chiamare al numero 0554939921
Seminario: Intelligenza Artificiale e produttività
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Seminario: Intelligenza Artificiale e produttività
Applicazioni pratiche dell’Intelligenza Artificiale per migliorare il lavoro e la gestione della salute e sicurezza sul lavoro
4 giugno 2025 (14:00 – 17:00) – Save the date
A grande richiesta, dopo il successo del seminario tenuto ad aprile, abbiamo deciso di programmare una seconda edizione del seminario sull’Intelligenza Artificiale e produttività.
A seguire, una descrizione delle tematiche che saranno trattate:
L’intelligenza artificiale è ormai un elemento cruciale per l’innovazione e la competitività in tutti i settori. Questo incontro di formazione è pensato per professionisti e aziende che desiderano comprendere le opportunità offerte dai modelli linguistici di ultima generazione (LLM) come Gemini, ChatGPT e altri strumenti all’avanguardia.
Esploreremo le applicazioni pratiche dell’AI per migliorare la produttività, potenziare la creatività e ottimizzare processi anche in relazione agli adempimenti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Approfondiremo come questi strumenti possano essere integrati nelle attività quotidiane, dalla generazione di contenuti, alla gestione dei dati, fino alla personalizzazione dei servizi per i clienti.
Infine, introdurremo il concetto di “agents”, applicazioni basate sull’intelligenza artificiale capaci di automatizzare compiti complessi, prendere decisioni e agire in autonomia, aprendo le porte a nuove possibilità per aziende e professionisti.
Un’occasione unica per scoprire come l’AI può trasformare il modo di lavorare e supportare l’innovazione in ogni ambito professionale.
E’ possibile seguire il corso in presenza o in videoconferenza.
Il seminario sarà tenuto dal professor Alessandro Bencivenni
Per iscrizioni o ulteriori informazioni potete contattare i nostri uffici al numero 055.4939921 o all’indirizzo e-mail formazione@sicures.it
In arrivo il QRCode sui nostri attestati
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In arrivo il QRCode sui nostri attestati
Con gli anni, sentiamo sempre più parlare di attestati falsificati.
Purtroppo questa pratica è sempre più diffusa e anche Sicures ha deciso di contrastarla inserendo il QRCorde sul retro dei suoi attestati.
Inquadrato con uno smartphone o con un tablet, il QRCode vi consentirà di verificare l’autenticità e la validità del documento.
E’ possibile inoltre verificare la veridicità degli attestati sul nostro sito (QUI), infatti, basterà digitare il nome e il cognome del dipendente, seguito dal numero di matricola presente sul retro dell’attestato.
Un piccolo passo per Sicures, un grande passo per la la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.
RENTRI, ulteriore proroga
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RENTRI, ulteriore proroga al 14 Aprile
Il 25 febbraio è entrata in vigore la Legge 21 febbraio 2025 n. 15 di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 202. (cosiddetto decreto milleproroghe)
2 -bis . “Ai fini dell’operatività del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, di cui all’articolo 188 -bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il termine di sessanta giorni previsto dall’articolo 13, comma 1, lettera a) , del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica 4 aprile 2023, n. 59, è aumentato a centoventi giorni”.
Questo comporta lo slittamento del termine di chiusura delle iscrizioni al 14 aprile, tuttavia, affinché la misura diventi effettiva il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) dovrebbe adottare un DM per prorogare “ex post”. Questo comporterà inoltre la posticipazione dell’entrata in vigore dei nuovi modelli di Registri di carico e scarico (C/S) e dei formulari di identificazione dei rifiuti (FIR)
Standard VSME, vento di cambiamento?
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Standard VSME, vento di cambiamento?
Il 17 dicembre 2024, EFRAG ha rilasciato lo standard VSME ESRS, decisione di grande rilevanza per la sostenibilità delle Imprese.
Lo standard VSME (Very Small and Medium Enterprises) è un insieme di principi contabili progettato specificamente per le micro, piccole e medie imprese (PMI) non quotate, infatti non sono obbligate dalla direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ma possono scegliere di dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità tramite un Bilancio di Sostenibilità volontario. Lo standard è pensato per semplificare la rendicontazione ESG delle aziende più piccole.
Lo scopo principale degli standard VSME è quello di semplificare la rendicontazione ESG per le PMI (bilancio di sostenibilità per le PMI) spesso caratterizzata da metodologie disarmoniche.
Nel contesto europeo, la Commissione Europea sta considerando l’adozione di uno standard VSME europeo garantendo un’ulteriore semplificazione per le piccole imprese, assicurando che non siano penalizzate dall’applicazione di regole troppo onerose o difficili da attuare.
In arrivo due nuovi percorsi formativi
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In arrivo due nuovi percorsi formativi
In collaborazione con l’agenzia formativa ADDESTRA annunciamo due nuovi percorsi formativi:
- PRSES, responsabile della sicurezza delle scaffalature (6 maggio e 1 luglio 2025)
- Verifiche trimestrali su fasce, funi e catene (15 maggio e 28 ottobre 2025)
I corsi sulla norma EN 15635 sono utili a tutta la categoria di persone che ha a che fare con le scaffalature. Coinvolgerli, significa sensabilizzarli all’utilizzo in sicurezza e responsabilizzarli richiedendo loro la segnalazione tempestiva di eventuali danni.
Per ulteriori informazioni o iscrizioni potete contattare i nostri uffici.
WhatsApp: Meta conferma l’attacco di cyberspionaggio
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WhatsApp: Meta conferma l’attacco di cyberspionaggio
Recentemente, WhatsApp ha denunciato un’operazione di cyberspionaggio che ha coinvolto circa 90 utenti in oltre venti paesi, tra cui l’Italia. Secondo l’azienda, che va detto, ha sempre indicato i propri social inattaccabili con crittografia end to end, lo spyware di Paragon è stato distribuito attraverso l’invio di file PDF nelle chat di gruppo, consentendo l’accesso non autorizzato ai dispositivi delle vittime.
In risposta a queste preoccupazioni, il Garante per la protezione dei dati personali in Italia ha emesso un avvertimento riguardo ai rischi associati all’uso di Graphite, sottolineando le potenziali violazioni della privacy e della sicurezza informatica.
Graphite è uno spyware progettato per infiltrarsi nei dispositivi mobili e ottenere accesso completo ai dati, comprese le comunicazioni su applicazioni crittografate come WhatsApp e Signal*. Una volta installato, Graphite può estrarre foto, video, contatti e messaggi, e persino trasformare il telefono in un microfono ambientale per ascoltare le conversazioni in tempo reale.
Nel frattempo, il governo italiano ha smentito le accuse di utilizzo illecito dello spyware contro giornalisti e attivisti, affermando che la tecnologia è stata impiegata esclusivamente per scopi legittimi legati alla sicurezza nazionale. (quindi ammettendo implicitamente che un uso ancorché “lecito” di tali software viene fatto.)
Si è aperto un ampio dibattito sull’uso dei software di sorveglianza e sulle implicazioni etiche della loro adozione. La questione solleva interrogativi importanti sul bilanciamento tra sicurezza e tutela della privacy, evidenziando la necessità di una maggiore regolamentazione nel settore della sorveglianza digitale.
* Grazie alla crittografia end-to-end e alle funzionalità utilizzate per proteggere i messaggi e i contatti, Signal era considerata l’alternativa a WhatsApp (e Telegram) più sicura in assoluto.
Quali considerazioni possiamo trarre:
La riservatezza dei nostri dati personali è un bene da preservare e, al di fuori di legittime indagini a tutela della pubblica sicurezza, nessuno dovrebbe essere in grado di infiltrarsi nelle nostre comunicazioni private.
Pertanto, affidarsi ai servizi di chat per trasmettere informazioni riservate, o anche solo private, non deve mai essere ritenuto un’opzione valida. Non esiste infatti ad oggi certezza assoluta della tutela della vostra riservatezza, quando trasmettete informazioni personali, immagini e documenti attraverso la rete.
Modifica al D.lgs 81/2008 sul lavoro agile (Smart Working)
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Modifica al D.lgs 81/2008 sul lavoro agile (Smart Working)
Il Consiglio dei Ministri n. 111 del 14 gennaio 2025 ha approvato il Disegno di Legge annuale sulle piccole e medie imprese, introducendo misure significative per il settore. Il provvedimento modifica il D.Lgs. 81/2008, in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, disponendo che per l’attività di lavoro prestata con modalità di lavoro agile (Smart Working) in ambienti di lavoro che non rientrano nella disponibilità giuridica del datore di lavoro, l’assolvimento degli obblighi di sicurezza.
Il datore di lavoro dovrà fornire un’informativa scritta sui rischi generali e specifici ai lavoratori agili e al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Inoltre l’attività di smart working deve essere presa in esame nell’ambito del Documento di Valutazione dei Rischi.
Si prevede che in caso di omissione dell’obbligo informativo, il datore di lavoro è punito con l’arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro.
Per informazioni, potete contattare i nostri uffici.
Le parole della privacy: DPIA
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Cosa è la DPIA?
La DPIA (acronimo di Data Protection Impact Assessment, in italiano Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati) è uno strumento previsto dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. Serve a identificare e mitigare i rischi che un trattamento di dati personali potrebbe comportare per i diritti e le libertà delle persone coinvolte.
Obiettivi della DPIA
- Analizzare i rischi: Valutare il potenziale impatto che un trattamento di dati personali potrebbe avere sulla privacy degli interessati.
- Mitigare i rischi: Proporre misure per ridurre o eliminare i rischi individuati.
- Dimostrare conformità: Fornire evidenza che l’organizzazione adotta un approccio proattivo per rispettare il GDPR.
Quando è obbligatoria la DPIA?
La DPIA è obbligatoria quando un trattamento:
- Utilizza nuove tecnologie.
- È potenzialmente rischioso per i diritti e le libertà degli interessati.
- Include dati sensibili (ad esempio, origine etnica, salute, opinioni politiche).
- Prevede il monitoraggio sistematico e su larga scala di un’area accessibile al pubblico (es. videosorveglianza).
- Coinvolge decisioni automatizzate con effetti significativi (es. profilazione).
Elementi chiave di una DPIA
- Descrizione del trattamento: Obiettivi, tipologia di dati trattati, base giuridica.
- Valutazione dei rischi: Identificazione dei rischi per i diritti e le libertà degli interessati.
- Misure di mitigazione: Soluzioni per minimizzare i rischi (es. crittografia, anonimizzazione).
Responsabilità
La DPIA è responsabilità del titolare del trattamento, ma può coinvolgere altre figure come il DPO (Data Protection Officer) e i responsabili del trattamento.
Sanzioni
Il mancato adempimento dell’obbligo di effettuare una DPIA, quando necessario, può portare a sanzioni amministrative significative, previste dal GDPR.
E voi, avete mai fatto redigere una DPIA? Sicures è in grado di supportarvi in questa attività e nel valutare correttamente i rischi per la privacy della vostra organizzazione.
Per informazioni ed approfondimenti potete contattare l’Ufficio Privacy e DPO al seguente indirizzo mail: aggiornamenti@sicures.it